La Musica come Cura: La Storia di Karla e la Sua Lotta contro gli Abusi

06.12.2024
Quando si parla di trauma e guarigione, la musica può sembrare un elemento inaspettato.

Eppure, per Karla nel suo intervento al TEDxSnoIsleLibraries 2016 in Edmonds, Washington, la musica ha rappresentato la via di fuga da un passato doloroso, un viaggio che inizia in una notte di incubi e di solitudine.

Articolo Blog curato da Simone Rizzardi (musicoterapeuta)


Immaginate una giovane ragazza, Karla, sveglia nel cuore della notte, i suoi incubi appena svaniti, quando un suono familiare inizia a riempire l'aria: il suono del pianoforte. 


Un suono che non sapeva che sua madre potesse suonare.

Con cautela, Karla si alza dal letto e si avvicina alla porta della sua camera, curiosa di scoprire chi stesse suonando. Vede sua madre, immersa nella musica, e un'ondata di emozioni la travolge. Ma insieme a quella meraviglia, affiora anche un pensiero doloroso: "Non sono degna di lei. Non sono amata". 

A soli sei anni, Karla si sente già persa, intrappolata in un mondo di incertezze e paure.



La musica, tuttavia, diventa una sorta di rifugio. Mentre sua madre suona, Karla si lascia trasportare da quella melodia, sentendo come se le voci angeliche le sussurrassero: "Karla, sei amata e andrà tutto bene". Ma quel momento di serenità è breve, poiché la realtà della sua vita familiare è ben diversa.


La Lotta e il Coraggio


Il peggio per Karla inizia quando deve affrontare il suo patrigno, un uomo che ha abusato di lei per oltre un anno. La paura la attanaglia, ma un giorno, trova il coraggio di dire "no". Con tutte le sue forze, si oppone a lui, ma le conseguenze sono devastanti. 

La violenza continua, ma all'interno di lei cresce una voce di speranza: "Puoi ferire il mio corpo, ma non puoi toccare il mio spirito". 

Questo mantra diventa il suo ancoraggio in un mare di caos.


Col passare del tempo, Karla cerca disperatamente la melodia che aveva ascoltato da sua madre. 

La trova, nascosta nel pianoforte, e con essa, una nuova occasione per esprimere i suoi sentimenti. 

Ma quando finalmente inizia a suonare, non trova la consolazione che sperava. Non ci sono più voci angeliche, solo un silenzio assordante.




Ma Karla non si arrende. Inizia a suonare non solo per eseguire correttamente la musica, ma per esprimere ciò che sente.

Inizia a suonare la sua rabbia, la sua tristezza, e per la prima volta, sente di poter trasferire i suoi sentimenti nel pianoforte.
Ogni nota diventa un modo per liberarsi dal dolore, un modo per dire al mondo che è viva.


La Trasformazione Attraverso la Musica


Col tempo, la musica le offre una via di uscita. La melodia che un tempo rappresentava il suo dolore ora diventa un simbolo di resilienza. Karla apprende che la musica non è solo un'arte, ma un potente strumento di guarigione. Attraverso il pianoforte, riesce a trasformare la sua sofferenza in bellezza, e i pensieri di suicidio che una volta l'avevano perseguitata iniziano a svanire.


Quando Karla compie diciannove anni, trova finalmente la forza di raccontare la sua storia e chiedere aiuto. La sua famiglia, purtroppo, si disintegra, e sua madre la disconosce. Ma Karla ha ancora la sua musica, e questa diventa la sua salvezza. La musica le permette di esprimere il suo dolore e di riconnettersi con se stessa.





Il Potere della Musica nella Guarigione


Oggi, Karla è una musicoterapeuta

Ha compreso che la musica ha il potere di restituire significato e comprensione al dolore e al trauma. Quando le persone creano musica, possono apportare cambiamenti strategici a ciò che suonano, permettendo loro di affrontare il loro dolore e la loro storia. La musica diventa così un mezzo per riappropriarsi della propria vita.


La sua storia è un potente promemoria del potere della musica nella guarigione. Karla non solo è sopravvissuta, ma ha prosperato. La musica, per lei, è diventata un simbolo di vita e speranza, una testimonianza che anche nei momenti più bui, c'è sempre una via d'uscita.


In un mondo spesso dominato da traumi e sfide, la storia di Karla ci invita a esplorare il nostro rapporto con la musica e a considerarlo un potere trasformativo. La musica non è solo un passatempo; è un linguaggio universale che può curare le ferite più profonde.


Che la musica ti accompagni sempre, e che tu possa trovare in essa la tua forza e il tuo conforto.